Ecografia

L’ECOGRAFIA
L’ecografia è una tecnica di diagnosi per immagine che consente di studiare ed indagare gli organi interni del nostro organismo attraverso la loro visualizzazione su un monitor per una ricostruzione computerizzata che sfrutta scale di grigi. Mezzo della tecnica sono gli ultrasuoni che, penetrando l’organismo in modo assolutamente inerte, rendono l’indagine assolutamente ripetibile, non invasiva, non dolorosa e priva rischi ed effetti collaterali.
Il principio su cui si basa l’ecografia è lo stesso usato dal sistema sonar dei pipistrelli per localizzare gli oggetti nello spazio. In pratica la sonda ecografica emette onde sonore che rimbalzando su oggetti a densità diverse ritornano indietro alla sonda con frequenze diverse. L’ecografo è in grado di captare queste variazioni di frequenze traducendo i segnali di ritorno in scale cromatiche di grigi e disegnando una mappa bidimensionale dell’oggetto scontrato dalle onde costruendo l’immagine sul monitor dell’ecografo.
L’evoluzione delle tecnologie biomediche ha enormemente aiutato lo sviluppo di questa tecnica diagnostica implementando sempre più i tipi e i modelli di sonde ecografiche, i software e i modelli algoritmici di questi ultimi consentendo di avere la sonda migliore e più adatta ad ogni specialista per ogni paziente.
L’ECOGRAFIA GINECOLOGIA/OSTETRICA
Il ginecologo si può avvalere quindi di sonde transaddominali ed endocavitarie (o endovaginali) con le quali può fornire un valido complemento alla visita Ginecologica/Ostetrica, sia essa la visita routinaria di screening ginecologico, alla quale ogni donna dovrebbe sottoporsi circa annualmente, sia essa la visita specialistica per diagnosi di patologie a carico degli organi endopelvici, come fibromi uterini, masse ovariche, endometriosi ecc, sia essa la visita Ostetrica di Controllo
Sia in ostetricia che in ginecologia, a seconda delle necessità, l’indagine può essere condotta per via addominale o endocavitaria rimanendo comunque assolutamente priva di rischi o effetti collaterali.
Da qualche anno esistono poi sonde tridimensionali, sia addominali che endocavitarie, in grado di estendere le potenzialità diagnostiche dell’ecografia arrivando, in alcuni casi, a potersi sostituire addirittura alla Risonanza Magnetica Nucleare.

La isterosonosalpingografia, ad esempio, (esame atto a visualizzare la pervietà tubarica per mezzo dell’iniezione di soluzione fisiologica ed aria internamente alle tube per mezzo di un cateterino sotto guida ecografica) si è dimostrata, come tecnica di indagine nello studio della pervietà tubarica, superiore persino all’ancora attuale isterosalpingografia, tecnica in grado di visualizzare il canale tubarico pervio o meno attraverso l’iniezione di mezzo di contrasto radio-opaco e Raggi X che, però, bersagliano le ovaia con conseguente distruzione di follicoli ovarici, diventando, se eseguito da ecografisti esperti, l’attuale gold standard

Gravidanza

In Lavorazione…

 

Dolore Pelvico Cronico

In Lavorazione…

 

Laparoscopia

Il trattamento della patologia ginecologica chirurgica, che fino ad una trentina d’anni fa vedeva quasi esclusivamente un approccio a “cielo aperto” (laparotomico), col taglio addominale verticale ombelico-pubico che permetteva di evidenziare gli organi interni, ha subito una notevole evoluzione verso tecniche meno invasive e traumatiche che, con gli stessi risultati, se non migliori, nel trattamento della patologia, implicano un miglior decorso post-operatorio con minor dolore post chirurgico e tempi di degenza/convalescenza inferiori a fronte di una ripresa più pronta e rapida del paziente per un minor stress chirurgico.
Negli ultimi trent’anni, con lo studio e approfondimento di nuove conoscenze mediche e tecniche chirurgiche, anche a fronte di un esponenziale sviluppo scientifico di strumentari, apparecchiature elettroniche con hardware e software sempre più sofisticati, strumenti elettromedicali e materiali di nuova generazione, si è arrivati alla possibilità di eseguire quasi tutti gli interventi che una volta venivano praticati per via laparotomica con tecniche mini-invasive privilegiando accessi chirurgici “per via Vaginale” e via “laparoscopica”, quest’ultima considerata, dal punto di vista della mini-invasività, il gold standard.
La “via Vaginale”, tecnica chirurgica prerogativa esclusiva del ginecologo, prevede l’accesso alla cavità addominale attraverso la vagina permettendo quindi di andare ad operare organi interni quali utero ed ovaia “da sotto”, consentendo, per esempio, di “sfilare” l’utero senza lasciare alcuna cicatrice, senza compromettere la futura vita “intima” della paziente e consentendo una bassissima invasività con tempi di degenza brevissimi.
La via “Laparoscopica” permette invece di ottenere gli stessi, se non migliori risultati terapeutici rispetto alla tecnica convenzionale, visualizzando il campo operatorio senza il “taglio sulla pancia” ma per mezzo dell’introduzione di una telecamera attraverso la cicatrice ombelicale e di eseguire l’intervento chirurgico con piccoli strumenti “accessori” coi quali è possibile eseguire tutte le manovre chirurgiche in maniera mini-invasiva riducendo stress chirurgico, dolore post operatorio, tempi di convalescenza e ripresa.
Questa tecnica ha iniziato a svilupparsi nella seconda metà degli anni ’80 e da allora ha preso velocemente piede grazie ai progressi fatti nel campo dell’ingegneria bio-medica e all’intraprendenza di alcuni chirurghi che hanno riconosciuto nella chirurgia laparoscopica le enormi potenzialità in campo diagnostico e terapeutico. Le prime laparoscopie si eseguivano introducendo il laparoscopio, un vero e proprio cannocchiale, nell’ombelico del paziente per l’osservazione dell’interno dell’addome, ora, grazie all’evoluzione delle biotecnologie, i laparoscopi sono integrati con telecamere digitali con le quali è possibile proiettare immagini su video LCD addirittura con tecnologia 3D e dare l’idea al chirurgo della spazialità e della profondità, unico limite della laparoscopia nei confronti della laparotomia fino a 5-10 anni fa. Rispetto alla chirurgia a cielo aperto, negli interventi eseguibili con tale metodica, la laparoscopia, se eseguita da chirurghi esperti, presenta solo vantaggi se paragonata agli altri approcci

Prevenzione

Purtroppo al giorno d’oggi è ancora molto diffusa la cosuetudine di ricorrere al ginecologo solo quando si hanno “problemi”.
Questa convinzione è ancora più eradicata nelle donne che, superata la menopausa e non “vivendo” più i segni del proprio “ritmo Biologico” ritengono di aver “chiuso” con il proprio apparato urogenitale.
Questo purtroppo non è vero… anzi.. Quando una donna, sopratutto passata la menopausa, comincia a riaccusare sintomi (per esempio sanguinamenti anomali dai genitali esterni), il sintomo stesso è il segno che ormai si sta cominciando a rendere manifesto quelcosa che invece, in maniera silente, sta lavorando già da diverso tempo e che ormai il danno è stato fatto, costringendo poi la donna a lunghe indagini specialistiche, trattamenti terapeutici chirurgici e/o medici…
La donna, in realtà, dovrebbe iniziare ad eseguire normali indagini di screening per sermplice controllo circa una volta all’anno dal momento in cui comincia a vivere una propria vita sessuale o, comunque, da dopo i 16-18 anni.Cos’è Lo screening?
Lo screening è un esame condotto su larga scala per raccogliere informazioni circa l’insorgenza di malattie a diffusione sociale. E’ costituito da un complesso di prestazioni rivolte ad un gruppo di persone apparentemente sane (popolazione bersaglio) ai fini della prevenzione secondaria. Lo screening offre l’opportunità di evidenziare sia segnali precoci di una malattia già presente ma non ancora sintomatica, sia la presenza di fattori di rischio relativi a una specifica patologia . Uno screening è considerato efficace quando si registra una sostanziale diminuzione del tasso di mortalità e dello sviluppo di nuovi casi)La visita di screerng ginecologico consiste in
>SCREENING PER IL CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA
il Pap test e/o il Thin prep

>SCREENING PER IL CARCINOMA DELL’OVAIO
Visita
ecografia
dosaggi ormonali e/o markers tumorali a iscrezione del medico specialista

>SCREENING PER IL CARCINOMA DELL’ENDOMETRIO
ecografia con valutazione dello spessore endometriale e delle sue caratteristiche ecografiche se riferiti segni di sanguinamento nella post menopausa

>SCREENING PER IL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
Visita
ecografia mammaria bilaterale prima dei 40 anni
mammografia bilaterale dopo i 40 anni